Quale taglia scegliere per le calze a compressione graduata

Quale taglia scegliere per le calze a compressione graduata

Le calze elastiche a compressione graduata sono il dispositivo più efficace per contrastare l’insufficienza venosa, ma anche la soluzione più indicata nei primi stadi della malattia. E’ ideale per le donne in gravidanza e nei pazienti per i quali la terapia chirurgica o la scleroterapia sono controindicate.

Esistono calze preventive ed altre destinate a curare l’insufficienza venosa: prodotti adatti ad ogni gamba, purché risponda ai requisiti necessari di qualità, garanzia nella compressione indicata in mmHg = millimetri di mercurio e progressiva riduzione della compressione stessa dalla caviglia verso la coscia.

Le calze elastiche sono classificate da riposo, preventive e terapeutiche che in comune hanno la compressione differenziata.

Le calze preventive esercitano una forza di compressione alla caviglia che per caratteristiche costruttive e d’utilizzo dovrebbe essere inferiore a 20 mmHg alla caviglia. Queste calze sono indicate per prevenire lo sviluppo di problemi circolatori in soggetti con più fattori di rischio.

Sia per le calze preventive e in particolare per le terapeutiche, individuare la taglia giusta è fondamentale: infatti, occorre effettuare una corretta misurazione delle circonferenze di caviglia, polpaccio e coscia. Inoltre, è indispensabile la scelta della classe di compressione più adatta alla gravità della patologia.

Infine, la scelta deve cadere sul tipo o modello di calza: gambaletto, calza autoreggente, monocollant destro o sinistro e collant e sulla sua lunghezza in rapporto alla statura.

Le calze elastiche vanno indossate preferibilmente prima di alzarsi dal letto. Afferma Sergio Serraino, farmacista (Roma) “Se ciò non è possibile si raccomanda di applicarle prima mettersi in movimento. Tale pratica è preferibile per evitare che le gambe comincino a gonfiarsi: infatti, l’azione terapeutica del tessuto elastico è favorire il ritorno venoso, eliminare la pesantezza e mantenere gli arti inferiori privi di edema”.

Il tutore elastico, specie se terapeutico, non va mai usato senza la prescrizione dello specialista e aver escluso una patologia arteriosa con un ecodoppler. In tal senso un paziente arteriopatico o diabetico che abbia anche una patologia varicosa, prima di utilizzare una calza elastica deve rivolgersi allo specialista per evitare di scegliere un prodotto non adatto o dannoso alla circolazione.

La compressione degli arti inferiori con la calza deve essere associata alla mobilizzazione per ottenere risultati migliori.

E’ consigliabile indossare dei guanti prima di infilare le calze per evitare di rovinare il tessuto e agevolarne la calzata. Esistono in commercio degli applicatori di facile utilizzo che agevolano l’applicazione, rendendo la manovra più semplice soprattutto per gli anziani.

Se la calza è a punta aperta, si deve infilare prima il calzare o pedalino di seta sul piede per superare il tallone e favorirne lo scivolamento verso l’alto. Il calzare in dotazione alla calza deve essere sfilato e rimosso una volta indossato il tutore. Le gambe dovranno essere asciutte; è consentito l’utilizzo di borotalco per rendere la superficie cutanea più liscia e favorire lo scorrimento della calza. Nei casi più difficili può essere applicata anche al di sopra di un sottile gambaletto di nylon reperibile in merceria.

 NOTA: Come infilare correttamente e facilmente le calze a compressione graduata?


di Susanna Messaggio