Perché si sviluppano le vene varicose
E’ pur vero che, spesso, almeno per le donne, le vene superficiali delle gambe si dilatano in concomitanza con la gravidanza, ma lo sviluppo di vene varicose viene favorito anche da fattori come la posizione eretta troppo prolungata, l’obesità, nonché l’avanzare dell’età. Una serie di concause che andrebbero evitate. Ma qual è il meccanismo dei questo non ritorno sanguigno che provoca la dilatazione delle vene?
Il meccanismo che porta la formazione di vene varicose.
Quando il soggetto sta in piedi, il sangue viene spinto in basso dalla forza di gravità. Le vene riconducono al cuore il sangue proveniente da tutti gli organi del corpo e, molte di quelle piccole, formano delle trame irregolari che confluiscono nelle vene di calibro maggiore. Ogni vena, soprattutto a livello degli arti, è dotata da quelle che si chiamano cuspidi valvolari che, essendo unidirezionali, quando il sangue si dirige verso il cuore, si aprono come finestre. Se la forza di gravità o le contrazioni del muscolo tentano di spingere indietro il sangue o se questo inizia a refluire in una vena, le cuspidi si chiudono prevenendo il reflusso. Oltre alle vene profonde localizzate nei muscoli e nelle ossa, nel nostro organismo si evidenziano quelle superficiali, dotate anch’esse di valvole, ma prive dello stimolo delle contrazioni musicali: il sangue che scorre in questi vasi non è costretto a salire verso l’alto. Pertanto, si assiste a un ritorno di sangue che riempie rapidamente le vene, determinando una loro ulteriore dilatazione. Da qui la comparsa di vene varicose. In una vena varicosa, le cuspidi non sono in grado di chiudersi perché eccessivamente dilatata.
Dalla patologia delle vene varicose non si guarisce: occorre prevenire.
In genere, le vene varicose sono visibili, ma possono essere identificate attraverso ecografia. Sebbene possano essere rimosse o eliminate mediante intervento chirurgico o terapia sclerosante, da questa patologia non si guarisce. Di certo, i sintomi possono essere alleviati adottando, ad esempio, l’utilizzo delle calze elastiche a compressione graduata, utili anche a migliorare l’aspetto delle gambe e prevenire le complicanze. Le calze elastiche comprimono le vene impedendo la loro distensione e la comparsa di dolore.
Consigli del Cardiologo e i benefici del mare
Il Cardiologo Santo Anatra, dirigente Asl di Trapani, sollecita la prevenzione: “E' fondamentale la prevenzione, da iniziare già in età scolare, educando i bambini ad una corretta alimentazione, all’attività fisica quotidiana, alla corretta postura.
Per la terapia, infine, oltre alla chirurgia ed alla terapia sclerosante e alle eparine, da riservare ai casi più gravi, per i sintomi, in alternativa e/o aggiunta al corretto uso delle calze elastiche, un discreto sollievo è fornito dai cosiddetti farmaci fleboprotettori, ma anche dalla posizione antigravitazionale delle gambe, quando possibile. Nella stagione estiva, si consiglia di evitare la prolungata esposizione degli arti al sole, approfittando per fare lunghe passeggiate con le gambe immerse nell’acqua di mare, meglio se fredda. Il freddo tonifica le vene ed esercita attività antiinfiammatoria ed analgesica. Camminare in acqua, meglio se sul fondo basso e sabbioso, determina una vera e propria spremitura delle vene per l’azione dei muscoli e per l’azione compressiva della massa d’acqua che si sposta al movimento. Un motivo in più per scegliere il mare per trascorrere le proprie vacanze”.