Facciamo circolare il sangue anche in aereo, treno ed in auto: i consigli dell’esperto
Luglio, agosto e settembre, ovvero il periodo estivo, sono tradizionalmente mesi dedicati alle vacanze e ai viaggi. Durante i trasferimenti, in generale, più a lungo si rimane immobili, più la formazione di coaguli di sangue nelle vene delle gambe è probabile, causando gonfiore e dolore. Il caldo, inoltre, contribuisce a mandare il tilt il nostro sistema circolatorio e i liquidi defluiscono con più difficoltà.
La salute delle gambe è di fondamentale importanza per tutta la popolazione sia di sesso femminile che di sesso maschile. Avere cura dei nostri arti inferiori è di fondamentale importanza non solo per le persone che già soffrono di insufficienza venosa (leggi questo articolo) ma anche nella popolazione giudicata “sana”.
La circolazione venosa- spiega il prof. Francesco Setacci chirurgo vascolare presso irccss Multimedica e la clinica Juneco di Milano City Life, è un sistema che lavora a bassi regimi pressorei e pertanto necessita di un costante movimento. Per tali ragioni viaggi in aereo, treno, pullman, auto, che costringono le persone ad un periodo più o meno lungo di immobilità sono da affrontare in sicurezza in quanto possono celare piccoli inconvenienti che potrebbero essere responsabili di compromettere un sereno svolgimento delle nostre desiderate vacanze. Edemi, gonfiori localizzati nelle parti inferiori delle gambe possono creare disturbi molto fastidiosi. Per tale ragione assumere una terapia a base di integratori specifici e creme ad uso topico adottate prima della nostra partenza possono garantire una adeguata protezione verso questi disturbi circolatori.
Durante il viaggio sia esso svolto in auto, in nave od in aereo l’utilizzo di una calza o gambaletto a compressione graduata permette alla nostra circolazione di non entrare in sofferenza durante il periodo di immobilità. Anche piccoli movimenti ed esercizi possono favorire il ritorno venoso. Un piccolo suggerimento per favorire una corretta circolazione?
- Ogni volta che è possibile estendere le gambe e flettere le caviglie (che lavoro fai?)
- Alzarsi per sgranchire le gambe almeno ogni ora
- Portare le ginocchia verso il petto per 10 volte con intervalli di 15 secondi ciascuno
- Indossare calze a compressione graduata