Come migliorare il ritorno venoso
Si tratta di certo di una misura ragionevole, ma “Prevenire è meglio che curare” è un modo di agire che spesso gli italiani non seguono. Eppure, basterebbe davvero poco per evitare di incorrere in patologie della circolazione e in problematiche a volte invalidanti e che compromettono la qualità della vita. Soprattutto delle donne, ma anche degli uomini, soliti a trascurare il problema delle gambe pesanti e anche delle vene varicose. Occorre fare attenzione, perché quando il ritorno venoso risulta inefficiente, e può capitare ad ogni età, sarebbe bene intervenire per evitare anche l’insorgenza di problemi anche agli altri organi.
“Poiché il sangue che scorre attraverso i vasi sanguigni si trova al di sotto del cuore – spiega il dott. Davide Pasini, titolare della farmacia Raimondi di Milano, dovrà risalire contrastando la forza di gravità, compiendo un percorso in salita. Inoltre, quando si resta seduti, la pressione arteriosa diminuisce, così come il ritorno venoso. Il movimento, dunque, aumenta di certo l’attività della pompa muscolare che contribuisce a spingere il sangue verso il cuore. Un aiuto importante per prevenire ed eventualmente, per attenuare la sensazione di pesantezza, il gonfiore alle gambe, ma anche la comparsa di formicolii e crampi e prevenendo la formazione di varici in superficie, arriva dalle calze elastiche a compressione graduata, da indossare sia a riposo, sia quando si è in movimento”. Qualche consiglio? Iniziamo a camminare, mantenendo una postura corretta: Schiena diritta, spalle ruotate all’indietro e addominali distesi per garantire alla colonna vertebrale la sua curvatura naturalmente fisiologica. Appoggiando a terra dapprima il tallone, poi l’avampiede e, in ultimo, le dita.
Per chi preferisse eseguire esercizi da seduti, davanti alla tv o anche 10 minuti in ufficio, senza farsi notare, un esercizio strategico sarebbe quello di accavallare le gambe, prima la sinistra e poi la destra e fare ruotare lentamente il piede e la caviglia. Sono sufficienti una decina di rotazioni per lato, anche più volte al giorno.
Provate, ora, ad allungare le gambe in avanti e ruotate le caviglie verso l’esterno lasciando sempre i talloni in contatto e i piedi distesi al massimo. Tenere per qualche secondo la posizione e poi ruotare verso l’interno, facendo in modo che le dita si tocchino. Una decina di rotazioni per parte.
Un altro esercizio interessante ed efficace, da seduti, con le gambe sollevate e tese in avanti, alzare i piedi e cercare di muovere le dita per avvicinarle alle gambe, per poi distendere il più possibile ogni piede in avanti. Bastano poche ripetizioni per ciascun piede.
Quando eravamo piccoli ci divertivamo, da adulti, invece, fare “la bicicletta” è un esercizio utile, proprio per la circolazione. Grazie a 10-15 pedalate indietro e anche in avanti, il ritorno venoso potrebbe godere di una notevole spinta.
Come marciare sul posto, sollevando alternativamente le gambe fino a che la coscia risulta parallela al suolo e poi riabbassarle. E’ importante migliorare anche il tono dei polpacci. Degli squat effettuati piegandosi sulle ginocchia lentamente, ma anche a gambe unite e braccia lungo il corpo, alzare a abbassare i talloni cercando di restare sull’avampiede almeno qualche secondo.